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Ispica e l’Isola che non c’è 9 Ott 2006

Posted by Pietro Avveduto in Appunti di viaggio.
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La segnaletica stradale lungo le vie di collegamento extraurbane è la cosa a cui facciamo meno attenzione quando siamo in viaggio. Questo accade in maniera particolare quando stiamo percorrendo una strada che conosciamo a memoria o ci stiamo recando in un luogo a noi familiare.

Può capitare, però, che un incontro fortuito ti porti a notare alcune incomprensibili lacune che, alla fine, generano nell’automobilista veri e propri stati di panico.

Immaginate per un attimo di essere un tranquillo cittadino che, per la prima volta nella sua vita, decide di trascorrere una settimana di relax in una ridente cittadina siciliana chiamata Ispica. Arrivi a Catania alle otto di sera con il volo che hai prenotato e che, mese di agosto, puntualmente porta un’ora di ritardo, ritiri la tua bella station wagon nell’autonoleggio meno costoso e, dopo aver caricato armi, bagagli e famiglia, inizi quella che, alla fine, rischierà di trasformarsi in un’avventura tipo “alla ricerca dell’arca perduta”.

Su internet o presso l’agenzia dove hai acquistato la tua vacanza ti hanno detto che dall’hotel (villaggio, agriturismo, casa vacanze…..) dove alloggerai potrai raggiungere facilmente località di grande interesse turistico come Modica, Scicli, Ragusa Ibla, Siracusa, Noto, Caltagirone….. Si, ti hanno detto proprio questo, cioè che il luogo dove andrai a trascorrere le tue vacanze è ubicato all’interno di un territorio assai vasto.

Quello che, però, non ti hanno detto è che la stessa facilità con cui puoi raggiungere Modica o Noto non l’avrai nel raggiungere la meta delle tue vacanze.

Non te lo hanno detto ma te ne renderai conto appena metti il naso fuori dall’autostrada Cassibile-Siracusa ed inizierai a cercare disperatamente un cartello che ti indichi la strada da percorrere. Non parliamo, poi, quando arriverai alle porte di Noto e, sbagliando, ti incanalerai tra le viuzze della incantevole patria del barocco o ti ritroverai sulla Noto-Pachino. Sarà in quel momento che, mentre dal sedile posteriore arriveranno le voci dei tuoi figli che ti chiedono “papà quanto ci vuole ancora?”, ti assalirà la nostalgia di casa, delle belle e larghe autostrade dove i cartelli stradali ti prendono per mano e ti portano fin sotto casa tua.

Se superi indenne la barriera di Noto, alle porte di Rosolini ti aspetta una nuova e dura prova che ti farà pentire amaramente di non aver preso l’auto con il navigatore satellitare. Sarà proprio alle porte di Rosolini, infatti, che ti imbatterai in un bivio per Modica e, pensando che Ispica è vicino Modica, ti troverai disperso per le campagne della Contea.

Sarà in quel momento che, cuore impavido in terra straniera, fermerai la tua auto e, rischiando di essere travolto, bloccherai il gentile automobilista autoctono per chiedere lumi e, dopo le avventure e le peripezie attraversate, ti sentirai anche un poco deficiente perché quello ti risponderà “Guardi, la strada è semplicissima!”.

Alla fine, dopo tre ore di viaggio, giungerai alla meta agognata e parcheggerai la tua auto per riprenderla solamente il giorno della tua partenza (meglio non rischiare).

Quando tornerai a casa inviterai gli amici per una cena a base di prodotti tipici, acquistati nello spaccio dell’hotel. Racconterai loro le bellezze della costa ispicese e, mentre il tuo stereo lascia fluire le note del brano di Bennato “L’Isola che non c’è”, consiglierai Ispica come meta delle loro prossime vacanze, previo, però, l’acquisto di un buon cane da tartufi!

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