jump to navigation

Gite fuori programma di cui faremmo volentieri a meno 1 Nov 2006

Posted by saroruffino in Costume & Società.
trackback

                                                              
Pozzallo, Ispica, Rosolini, Noto e Avola sono indubbiamente città di interesse storico e quindi meritevoli di flussi turistici, ma gradiremmo visitarle spontaneamente nel tempo libero, anziché vederci obbligati ad una gita fuori programma della durata di quasi tre ore ogni volta che prendiamo un autobus diretto a Catania o proveniente dal capoluogo etneo! Ecco allora alcune proposte per rendere più rapido ed economico il servizio di trasporto sulla tratta Catania-Pozzallo-Catania:

1) Istituire un’unica fermata per ciascuna città, da collocare in punti periferici ( le stazioni ferroviarie, per esempio) che evitino all’autobus gli interminabili giri nei centri storici. Il risparmio in termini di tempo sarebbe così quantificabile nell’ordine dei 45 minuti, un’enormità! Certo, non va trascurato il disagio dovuto alla distanza tra il centro-città e la fermata periferica dell’autobus, ma un passaggio da parte di un parente o di un amico lo si rimedia sempre, e comunque ci sono i mezzi pubblici urbani.

2) Abolire l’acquisto del biglietto a bordo, causa di ulteriori contrattempi al momento di salire sul mezzo, o almeno scoraggiarlo, prevedendo una tariffa scontata per i tickets in prevendita presso gli esercizi convenzionati.

3) Rendere meno oneroso il costo del viaggio per chi si avvale spesso del mezzo pubblico; oltre alla classica soluzione dell’abbonamento mensile o annuale, ne suggerirei un’altra: partiamo dal presupposto che già oggi si risparmia acquistando un biglietto di andata e ritorno, solo che tale agevolazione è valida solo se le due tratte vengono effettuate nell’arco della stessa giornata. Non si potrebbe invece prolungare di 5 giorni la durata del beneficio, ad uso e consumo degli studenti universitari che vanno a Catania la domenica o il lunedì per fare poi rientro a casa il week-end successivo? Essendo pura utopia il trasporto ferroviario, proviamo almeno a rendere più efficiente quello su strada.

Commenti»

1. Mariagiovanna Gradanti - 2 Nov 2006

Ciao, Saro!
Di certo non mi compete giudicare gli scritti degli altri, ma mi piace molto il tuo pragmatismo: il tuo articolo, infatti, non propone una semplice lamentela (del resto sarebbe fin troppo facile lamentarsi dei trasporti, proprio come sparare sulla Croce Rossa), ma soluzioni attuabili e concretamente vantaggiose.
Il punto 1, però, mi lascia un po’ perplessa ed il perchè è presto detto: si presuppone che gli autobus siano in orario! Essendo questo un caso raro, la coincidenza con l’urbano sarebbe difficile azzeccarla… soprattutto in caso di maltempo, quando il traffico si congestiona ulteriormente ed aspettare il bus diventa difficile. Che ne pensi?


Lascia un commento